Il Sacchetto in carta: perché proprio la carta
Grazie all’invenzione e all’impiego di una pasta ricavata dal legno del tessitore tedesco Freidrich Gottlob Keller nel 1844, la produzione di carta è aumentata notevolmente nel tempo grazie al suo basso costo e alla maggiore reperibilità. Poco più tardi è stata introdotta nel settore del packaging e progressivamente si è affermata come il materiale preferibile nella produzione di sacchetti in carta, specie in seguito all’entrata in vigore delle normative che aboliscono o comunque limitano l’uso del sacchetto in plastica.
Il sacchetto in carta: Storia ed Evoluzione
Il primo sacchetto in carta venne prodotto nel 1852 a opera di Francis Wolle. Attenzione particolare venne rivolta al suo brevetto: progettò la prima macchina capace di produrre in serie sacchetti in carta dal fondo a V, così resistenti e spaziose da poter tranquillamente trasportare la spesa. Inoltre, nel 1869 fondò, insieme al fratello, la “Union Bag and Paper Company”, in Pennsylvania. Interessante sapere che l’azienda nel 1935 aprì un impianto a Savannah, ora di proprietà della “International Paper”, tutt’ora in funzione.
Wolle gettò le basi di un meccanismo d’assemblaggio meccanizzato, ma il prodotto che è arrivato a noi oggi è frutto dell’evoluzione del processo.
Il primo sacchetto in carta con il fondo quadrato

Fu poi, nel 1873, che Margaret Knight ottenne un brevetto statunitense e grazie al suo ingegno creò una macchina che consentisse di tagliare, piegare ed incollare sacchetti in carta dal fondo quadrato o piatto. Questa tipologia di busta, in carta avana, era meno fragile, più capiente e poteva stare in piedi. La lavorazione però presentava qualche pecca, tra cui rilevante era la difficoltà di riporre e piegare il prodotto finale.

Il primo sacchetto in carta con i soffietti laterali
Fu il lavoro di Charles Stilwell, ingegnere meccanico, a segnare il punto di svolta nella fabbricazione dei sacchetti in carta. Egli concentrò la sua attenzione sull’aspetto negativo sopra citato e nel 1883 perfezionò la macchina di Margaret Knight. I sacchetti in carta furono dotate di soffietti laterali. Questa modifica garantì maggiore velocità di apertura, piegatura e immagazzinamento, nonché riduzione di spazio di stoccaggio. Questo modello ebbe il nome di S.O.S. (self-opening-sack, sacchetto auto-aprente), proprio perché bastava un semplice colpo secco del polso per aprire un sacchetto in carta.
E’ possibile dire che il design delle shopper in carta oggi prodotte sono il riflesso dell’invenzione di Stilwell, anche se il sacchetto in carta vero e proprio nacque quando alla busta presa finora in considerazione venne aggiunta una coppia di manici.
Il primo sacchetto in carta con manici ritorti
Ciò accadde nel 1912 a opera di Walter Deubener, un droghiere del Minnesota. L’uso della maniglia unica e che si estendeva lungo tutto il bordo interno del sacchetto e che veniva poi annodata alla bocca di ogni lato, non solo facilitò il trasporto ma rinforzò le buste in carta tanto da poter trasportare fino a trentacinque chili di merce. Per Deubener questa nuova caratteristica era decisiva per l’incremento delle vendite di un negozio. Infatti queste buste in carta pre-fabbricate e poco costose proliferarono e nel 1915 ne furono vendute oltre un milione.

L’evoluzione del sacchetto in carta
Nella realtà di oggi, però, le maniglie in corda vengono applicate secondo un metodo introdotto nel 1934 da Groh, secondo cui esse sono costituite da due parti separate, di lunghezza ridotta, applicate direttamente ai bordi superiori del sacchetto e fissate mediante nodi.
Altro avvenimento importante per la storia del sacchetto in carta avvenne nel 1936, anno in cui Steen brevettò un processo che ne rese la produzione totalmente automatizzata. Tutto ciò fu necessario per rispondere all’utilizzo sempre più frequente e al conseguente aumento di domanda delle shopper in carta.
Il primo sacchetto in carta con il risvolto superiore
Nel 1939 Stark introdusse un accorgimento utilizzato tutt’ora che rese i sacchetti molto più resistenti e riutilizzabili nel tempo: un cartoncino di rinforzo e il risvolto sulla parte superiore del sacchetto.
Al risvolto superiore, nel 1941, Wolf introdusse un’assoluta novità: la chiusura, formata da una lamina di carta aggiuntiva. In generale, l’attenzione per una chiusura può assumere anche un valore simbolico per i clienti, che con questa tipologia di sacchetto “custodiscono” ulteriormente il valore del prodotto trasportato.
Il primo sacchetto in carta con il rinforzo sul fondo
Nel 1962, Steen acquisì un altro brevetto e stavolta per la realizzazione di un rinforzo inferiore che, unito a quello superiore in precedenza affermato, rese il sacchetto sempre più saldo e capiente.
Il sacchetto di carta oggi
La forma definitiva della shopper in carta oggi utilizzata, a livello tecnico e funzionale, è caratterizzata da tutte queste inclusioni in un unico prodotto. Chiaramente nel tempo sono state ulteriormente create nuove tecniche di produzione e migliorie di ogni genere. Dagli anni ’60 in poi ci si concentrerà più sull’aspetto visivo che sulla praticità del prodotto.
Guarda come produciamo le nostre buste in carta
Di fatto il sacchetto in carta verrà abbellito con stampe del logo o con i colori del marchio, rendendo ogni modello prezioso e diverso dall’altro. Anche le tecniche di stampa subiranno una consistente evoluzione. La shopper in carta comincerà a diventare un vero e proprio mezzo di comunicazione, un veicolo pubblicitario. Molto importanti a tal proposito sono i lavori di artisti del calibro di Andy Warhol e Roy Lichtenstein.
Al giorno d’oggi la shopper in carta non è solo utile, è diventata un vero e proprio progetto di design, nonché prodotto di alta qualità sia per i materiali che per gli aspetti estetici totalmente diversificati a seconda delle preferenze del cliente e per questo importante strategia di marketing per un’attività. Distinguersi dalla concorrenza diventa un obiettivo primario al fine di aumentare le visite in negozio.
È per questo che ci impegniamo a creare nuove forme e rifiniture, guarda le nostre realizzazioni o crea la Tua Prima Busta in Carta.